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Itinerari

Tra Torino ed il Moncenisio: scopri la Valle di Susa

Moncenisio

Valle di Susa e Moncenisio

Nell’arco alpino che separa Italia e Francia, la Valle di Susa e il Moncenisio rappresentano una frontiera non solo geografica ma, anche culturale, storica e naturalistica. Questi luoghi, infatti, sono un crogiolo di influenze che riflettono millenni di storia — dai Romani ai Savoia, dalle invasioni napoleoniche alla costruzione di fortificazioni risalenti alle due guerre mondiali. Il paesaggio stesso è un affascinante mosaico.

Le aspre cime alpine incontrano l’azzurro di laghi cristallini, mentre antiche rovine e moderni centri di villeggiatura sorgono fianco a fianco.

Se state considerando una visita in questa regione allora, preparatevi: il vostro viaggio non sarà semplicemente una fuga dalla routine quotidiana, ma un’esperienza poliedrica che vi immergerà in un mix unico di storia, cultura, gastronomia e bellezze naturali. Il modo migliore per esplorare tutto questo? A bordo di un camper che, vi permetterà di scoprire le meraviglie nascoste e i luoghi più conosciuti preservando la voglia di indipendenza con tutto il comfort e la libertà che solo un viaggio su ruote può offrire.

Vi guideremo attraverso le principali attrazioni turistiche ma, vi sveleremo anche quei luoghi “segreti” e meno conosciuti che rendono questo itinerario un’esperienza indimenticabile.  per chi cerca un po’ di gusto, non mancheremo di introdurvi alle delizie gastronomiche che la Valle di Susa ha da offrire. A fine lettura, avrete raccolto una lista di dieci imperdibili idee pronte per essere aggiunte al vostro personale itinerario.

Rivoli e il Castello di Rivoli

Se siete amanti dell’arte, partendo da Torino, la prima tappa lungo il percorso verso il Moncenisio che non potrete perdervi è Rivoli. Questa cittadina è un gioiello storico, situata strategicamente su una collina che domina la pianura. Già in epoca romana, Rivoli rivestiva un’importanza strategica, e nel corso del Medioevo e del Rinascimento, divenne un punto chiave per il controllo del Piemonte.

Il Castello di Rivoli, oggi uno dei principali musei di arte contemporanea in Italia, è un simbolo emblematico della città. Originariamente costruito come fortezza nel IX secolo, il castello è stato successivamente trasformato in una lussuosa residenza di caccia dai Savoia. La sua architettura barocca, che riflette le mani di diversi maestri tra cui Filippo Juvarra, è stata conservata e adattata per ospitare una vasta gamma di opere artistiche moderne.

L’edificio è un microcosmo della storia italiana: ha subito varie trasformazioni, da fortezza medievale a residenza ducale, e ha anche svolto un ruolo nella lotta per il controllo del Piemonte durante il periodo napoleonico. Dopo decenni di abbandono è stato restaurato e riconvertito in museo, diventando un simbolo di come il passato e il presente possono convivere e dialogare.

Il percorso da Torino al Moncenisio, dunque, offre un’esperienza di viaggio che inizia con un’immersione in una dimensione dove la storia antica e l’arte moderna si incontrano, preparando il terreno alle scoperte che vi attendono lungo la strada.

Per maggiori informazioni sul Castello di Rivoli consultare il sito ufficiale.

Laghi di Avigliana

Proseguendo l’itinerario sulla SS24, la strada conduce ad Avigliana ed ai suoi stupendi Laghi, due bacini d’acqua dolce situati a pochi chilometri dalla città di Torino. Questi laghi glaciali, il Lago Grande e il Lago Piccolo, sono un’oasi di biodiversità e un paradiso per gli amanti della natura. Il contesto in cui sorgono è alquanto suggestivo: incastonati tra colline boschive e campi agricoli, i laghi rappresentano un vero e proprio laboratorio naturale dove è possibile osservare diverse specie di flora e fauna in un ambiente pressoché incontaminato.

Il Lago Grande è il più frequentato e offre una gamma di attività come canottaggio, pesca e birdwatching, mentre il Lago Piccolo è più tranquillo e riservato, perfetto per un momento di quiete e riflessione. Entrambi sono circondati da sentieri ideali per trekking e passeggiate a piedi o in bicicletta, permettendo di esplorare la natura circostante e di godere di viste panoramiche.

Azimuth Avigliana

Ma i Laghi di Avigliana riservano anche una curiosità inaspettata. A dispetto della sua posizione in una valle alpina e lontana dal mare, Avigliana è anche la sede di Azimut Yachts, uno dei principali costruttori di yacht di lusso al mondo. La presenza di questa azienda in una regione lontana dal mare potrebbe sembrare un curioso anacronismo ma, in realtà è un segno della vocazione imprenditoriale e dell’eccellenza artigianale che contraddistingue il Piemonte. Azimut Yachts rappresenta un incredibile contrasto con il contesto naturale dei monti e dei laghi, sottolineando la varietà e la complessità della regione.

Per coloro che visitano i laghi, la consapevolezza della vicinanza di un tale centro di eccellenza nautica aggiunge un elemento di sorpresa e fascino, ampliando il senso di scoperta che questo itinerario offre. Così, i Laghi di Avigliana non sono solo un’esperienza naturalistica, ma anche un simbolo dell’eclettismo e della diversità che la Valle di Susa e la strada verso il Moncenisio hanno da offrire.

Per gli amanti della storia invece, è bene sapere che ad Avigliana sorgeva uno dei più antichi castelli del Piemonte, oggi diroccato, rimase per molti secoli la chiave della Val di Susa. Data la sua posizione, ebbe notevole sviluppo, ma anche distruzioni e saccheggi. Fu ampliato, munito di mura merlate e ponti levatoi. Perse poco per volta l’aspetto di maniero feudale per trasformarsi in fortezza, cingendosi di bastioni, trincee e spalti erbosi. Venne definitivamente distrutto dalle truppe francesi del maresciallo Catinat nel 1691 (Guerra della Grande Alleanza).

Maggiori informazioni sono reperibili sul sito ufficiale del Parco naturale dei Laghi di Avigliana

Sacra di San Michele

Via di San Michele

Dopo aver lasciato i Laghi di Avigliana, la strada si inerpica verso una delle mete più iconiche della Valle di Susa: la Sacra di San Michele. Questo complesso abbaziale sorge su un masso di arenaria a circa 1.000 metri di altitudine e domina l’intera valle offrendo un panorama mozzafiato. La sua posizione elevata e la sua architettura imponente conferiscono alla Sacra un’aura quasi mistica, amplificata dal silenzio e dalla pace del luogo.

Fondata tra il X e il XI secolo, la Sacra di San Michele è un capolavoro dell’architettura romanico-gotica e rappresenta uno dei principali luoghi di culto cristiano in Europa. È dedicata all’Arcangelo Michele e fa parte di una serie di santuari dedicati all’arcangelo, come il Mont Saint-Michel in Francia e il Monte Sant’Angelo nel Gargano. Nota come “Via di San Michele” o “Sentiero di San Michele” questa via spirituale collega con una linea retta alcuni dei più importanti luoghi di culto dedicati all’Arcangelo Michele e si estende da Monte Sant’Angelo nel Gargano, Italia, fino a Skellig Michael in Irlanda.

L’elemento più distintivo del complesso è la sua scalinata, nota come “Scalone dei Morti“, che conduce al cortile interno. Questa scalinata, composta da una serie di rampe irregolari, è un percorso simbolico che rappresenta la transizione dal mondo terreno a quello spirituale. Al termine della scalinata si trova la chiesa abbaziale, che custodisce diverse opere d’arte e manufatti storici, tra cui un ciclo di affreschi che rappresenta episodi della vita dell’Arcangelo Michele.

Puoi trovare maggiori informazioni sugli orari e sulle modalità di visita direttamente sul sito della Sacra di San Michele

Forte di Exilles

Forte di ExillesMentre la SS24 vi guida attraverso la Valle di Susa, una segnaletica discreta suggerisce una deviazione: Exilles. Questo piccolo borgo, situato a pochi chilometri dalla strada principale, rappresenta una breve ma estremamente gratificante sosta lungo il percorso verso il Moncenisio. Il suo richiamo è tanto semplice quanto irrinunciabile: il Forte di Exilles, una delle fortificazioni più affascinanti e storicamente ricche dell’intera regione alpina.

Eretto su uno sperone roccioso che domina la valle, il forte ha assunto, nel corso dei secoli, il ruolo di sentinella e baluardo, testimoniando l’importanza strategica della Valle di Susa nelle dinamiche politiche e militari europee. La sua posizione elevata offre un controllo invidiabile sull’accesso alla valle, rendendo la struttura una componente cruciale nella difesa del territorio.

Con radici che affondano fino al periodo romano, il forte è stato rimaneggiato, espanso e fortificato innumerevoli volte nel corso della sua lunga storia. Ha visto passare eserciti, mercanti, e pellegrini, mantenendo sempre un ruolo di primo piano nelle vicende della regione. Il suo valore simbolico e militare è così grande che è stato definito “la chiave delle Alpi“.

Oggi, il Forte di Exilles è un museo all’aperto che offre ai visitatori un’immersione completa nella storia militare, architettonica e culturale della Valle di Susa. Le sue stanze e i suoi corridoi narrano storie di eroismo e sacrificio, di ingegneria e strategia, di potere e di cambiamenti.

Ma Exilles non è solo il suo forte. Il borgo stesso, con le sue viuzze acciottolate e le sue case di pietra, è un gioiellino da scoprire. Dalla piazza del paese, si può godere di una vista mozzafiato sulla valle e sulle montagne circostanti, mentre caffè e piccoli negozi offrono una pausa rilassante e una fetta di vita locale.

Quindi, quando vedrete quel cartello stradale che indica Exilles, non esitate a deviare dalla SS24. La breve sosta vi ricompenserà con una vista unica sul passato e sul presente di questa straordinaria regione, arricchendo il vostro viaggio verso il Moncenisio con un capitolo inaspettato ma indimenticabile.

Per maggiori informazioni su visite guidate e apertura del Forte, consultate il sito del Forte di Exilles.

Batterie La Courte

Batteria La CourtMentre il vostro viaggio prosegue lungo il percorso alpino, un’altra gemma storica merita un cenno: le Batterie La Courte. Queste strutture militari, situate poco prima del Moncenisio, rappresentano una delle ultime linee di difesa lungo il confine tra Italia e Francia. Costruite nel periodo tra le due guerre mondiali, le batterie erano parte di un più ampio sistema difensivo volto a proteggere il territorio da possibili invasioni.

Sebbene non siano conservate come altri siti più famosi, le Batterie La Courte offrono ancora oggi un’intuizione affascinante nella strategia militare di quel periodo. Posizionate strategicamente sulle alture, fornivano un punto di osservazione e di tiro ideale su tutta la valle sottostante.

Oggi, queste strutture rappresentano una tappa intrigante per gli appassionati di storia militare e architettura difensiva. Anche se non sono aperte al pubblico, la loro presenza evocativa nel paesaggio montano aggiunge un altro livello di complessità e interesse al viaggio attraverso questa regione ricca di storia.

Per gli appassionati di trekking o escursionismo, è possibile avvicinarsi alle batterie attraverso sentieri ben segnalati che partono da punti vicini sulla strada. Questi percorsi offrono una fantastica opportunità per ammirare le strutture da vicino e godere di splendide viste panoramiche sulla valle.

Borgo della Gran Croce e Forte della Variselle

Dopo aver esplorato la Batteria La Courte, un ulteriore tesoro ci attende poco distante: il borgo abbandonato di Gran Croix e il vicino Forte della Variselle. Questa zona, oltre a essere un luogo affascinante dove il tempo sembra essersi fermato, è anche un ottimo punto di partenza per un trekking che porta direttamente al forte. Per gli appassionati di camper, l’area circostante offre diverse opportunità per un pernottamento immersi nella natura, con il vantaggio di essere a pochi passi da una meta escursionistica di rilievo.

Il Forte della Variselle, situato a una quota di 1.901 metri, è parte del più ampio sistema di fortificazioni noto come “Sbarramento del Moncenisio”, costruito a difesa dei confini italiani. Iniziato nel 1879 e completato nel 1889, il forte ha visto diverse fasi di aggiornamento e modifica nel corso degli anni, specialmente durante le due guerre mondiali. Il forte è stato un punto strategico durante vari conflitti, tra cui la Seconda Guerra Mondiale, quando serviva come parte del Vallo Alpino.

Oggigiorno, il forte è semi-abbandonato ma visitabile, un luogo che racchiude una parte fondamentale della storia militare della regione. Dalle sue mura, le viste sui dintorni sono semplicemente spettacolari, rendendo la salita fino a lassù un viaggio nel tempo e nello spazio che non deluderà.

Lago del Moncenisio

Finalmente, giunti al termine di questa affascinante traversata, ci troviamo di fronte alla meraviglia del Lago blu del Moncenisio. Situato a un’altitudine di 1.978 metri, questo lago artificiale è stato creato nel 1960 attraverso la costruzione dell’omonima Diga del Moncenisio, e serve principalmente per la produzione di energia idroelettrica. Non lasciatevi però ingannare dalla sua origine “umana”: il lago è una meraviglia naturalistica che nulla ha da invidiare ai laghi alpini naturali.

Lo specchio d’acqua è circondato da montagne imponenti come il Rocciamelone e l’Ambin, offrendo un panorama mozzafiato che muta con le stagioni. D’inverno, l’area si trasforma in un idilliaco paesaggio innevato, mentre d’estate, i prati circostanti esplodono in un caleidoscopio di colori.

La storia del Moncenisio è una fusione di ingegneria e geopolitica. La zona era una volta un punto di attraversamento per le armate napoleoniche e, in epoche più antiche, per i pellegrini diretti a Roma. D’altronde, chi potrebbe ignorare il vecchio borgo di Gran Croce, un villaggio ormai abbandonato che testimonia la mutevole fortuna di questa regione?

Per chi è interessato a escursioni, il Moncenisio offre molteplici opportunità. Diverse sono le vie che portano verso i picchi circostanti, attraversando boschi e prati fioriti. Inoltre, per gli appassionati di pesca, il lago è ricco di trote e persici. (Nota bene: la pesca non è libera e i controlli in Francia sono molto rigidi. Assicuratevi di soddisfare tutti i requisiti necessari visitando il sito Savoie Pêche). Per i più avventurosi, è possibile dedicarsi a sport acquatici come il kayak.

Enogastronomia

Concludiamo il nostro viaggio con un cenno alla gastronomia locale.

Nella valle di Susa e del Moncenisio, il connubio tra tradizione e territorio raggiunge il suo apice nel panorama enogastronomico. Iniziamo dal formaggio: la Toma della Valle di Susa è un must, un formaggio a pasta semi-dura famoso per la sua cremosità e il gusto unico conferito dalla flora alpina.

Passando ai salumi, la tradizione “charcutière” della zona offre prodotti che vengono stagionati per mesi nelle cantine di montagna, acquisendo sapori intensi e profondi che parlano della terra da cui provengono. Citiamo ad esempio la Bondiola, un salume a pasta mista bovina e suina, insaporito con spezie e aromi più forti rispetto a quelli usati negli altri insaccati.

Oppure il Salame Mica, un salame a grana medio grossa che era diffusamente usato per il modico costo, poiché si elimina il costo del budello sostituendolo con erbe e farine prodotte in casa. Infine il salame cotto “Supremo di Montagna” per il quale viene utilizzata carne di prima scelta il cui sapore viene esaltato da una speziatura attenta ed essenziale per conferirne un sapore unico ed inconfondibile.

Molto rinomato il miele, prodotto in varietà come flora alpina, robinia, tiglio e castagno, rappresenta un altro fiore all’occhiello, un concentrato di alchimie naturali che condensa i profumi e i sapori della montagna.

Ma non finisce qui. Se avete un debole per i dolci, non potete perdervi i Canestrelli. Originari del tardo Seicento, questi biscotti sono un classico della Valle di Susa. Vi sono due varianti principali: una proveniente da Vaie e l’altra da San Giorio di Susa, entrambe deliziose! Anche la Focaccia di Susa è un dolce tipico, con una ricetta che risale al 1870.

Uova, burro e zucchero sono gli ingredienti principali, resi ancora più speciali da una superficie leggermente caramellata.
La nostra preferenza tuttavia va alle Paste di Meliga, un biscotto tradizionale realizzato con farina di mais, dal sapore delicato e dalla consistenza friabile. Le più rinomate in Valle sono le “Paste ‘d Melia ‘d Sant’Ambreus” a Sant’Ambrogio di Torino, sul nostro percorso verso Moncenisio subito dopo Avigliana.

I frutti della terra infine, come marroni e mele, arricchiscono il repertorio gastronomico, trovando spesso posto in ricette dolci e salate.

Infine, la Valle del Moncenisio è anche un luogo dove la cultura del bere è radicata e varia, offrendo liquori come l’Avanà e il Baratuciat, ed il più famoso Genepy, che chiudono in bellezza ogni pasto e ogni scoperta di questo angolo incantato d’Italia.

Se volete approfondire troverete un interessante riepilogo molto dettagliato sulla pagina di VALSUSA TURISMO

E così, attraversando paesaggi incantevoli, scoprendo rovine storiche e assaporando la gastronomia locale, abbiamo tracciato un percorso che è ben più di un semplice viaggio. È un’immersione nella cultura, nella storia e nelle bellezze naturali che rendono questa regione unica, esperienza che ci porta ad evidenziare “DIECI COSE DA NON PERDERE”

Dieci Cose da Non Perdere

In conclusione, ecco una lista di dieci cose da non perdere lungo l’itinerario:

  1. Castello di Rivoli
  2. Laghi di Avigliana
  3. Sacra di San Michele
  4. Susa
  5. Forte di Exilles
  6. Batterie La Courte
  7. Abbazia di Novalese
  8. Forte Varisello e Borgo della Gran Croce
  9. Lago del Moncenisio e comune di Moncenisio
  10. Gastronomia della Valle

Ogni tappa è un viaggio a sé, una scoperta, un ricordo che rimarrà impresso per sempre nella vostra memoria.

Ora tocca a voi, prendete il volante e partite per questa avventura straordinaria con il vostro veicolo ricreazionale.

Dove sostare e pernottare

  • RIVOLI – Parcheggio per visita Castello
    45.0695, 7.5080 (lat, lng)(N 45°4’10.344” E 7°30’28.89”)
  • SACRA DI SAN MICHELE – Parcheggio per visita Abbazia
    45.0933, 7.3391 (lat, lng)
    N 45°5’35.88” E 7°20’20.796”
  • SUSA – Area Sosta Camper
    Parcheggio a pagamento, servizi gratuiti
    Via Luciano Couvert 23, Susa (TO)
    45.1389, 7.0537 (lat, lng)
    N 45°8’20.0436” E 7°3’13.284”
  • LAGO DEL MONCENISIO – Parcheggio consigliato per la notte
    Intorno al lago sono presenti moltissimi spot dove poter fermarsi per la notte, noi consigliamo questo sulle sponde del lago sia per la sua tranquillità che per l’abbondanza di posti.
    45.2454, 6.9314 (lat, lng)
    N 45°14’43.2636” E 6°55’52.9932”

 

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